Oggi è il #worldcancerday e Francesca mi ha chiesto a più riprese di scrivere qualcosa in proposito, ma oggi è davvero una di quelle giornate no. Una di quelle che solo la chemio ti sa regalare, tra acciacchi e scombussolamenti ormonali. Ma questo è il cancro: uno scombussolamento continuo che non ti permette di programmare alcunché, costringendoti a riadattare continuamente i tuoi programmi ai suoi ritmi.
Ma sapete cosa c’è di positivo nel cancro?
Assolutamente niente.
Non c’è nulla di bello in quello che sto passando, niente. Però c’è sempre del bello intorno a noi e siamo noi a doverlo raccogliere, altrimenti perdiamo due volte.
Allora, non importa quanto dolore ci provocano quelle pastiglie, non importa quanto lontano ci porterà prenderle, è come lo facciamo, la speranza che riponiamo in esse che fa di noi quel che siamo. Che dà senso o meno alle nostre giornate e a quelle di chi lavora per regalarcene un’altra in più.
“Io sono e io sarò” è il motto di questo #worldcancerday2019: ecco io sono, prendo le mie pastiglie e con loro sarò.

Grazie Airc , Fondazione Umberto Veronesi e altre voi associazioni per quello che fate per me, noi, ogni giorno.