A volte è difficile vedere chi siamo.

A volte è difficile vedere chi siamo, dove stiamo andando.
 
Ci sono momenti in cui la frenesia della vita ci fa correre così veloce che perdiamo persino di vista la meta, il motivo per cui stiamo correndo. In questi mesi tutto per me sta andando incredibilmente in fretta, e di contro il mio cancro va un po’ più lento. Un caso.. Forse. Ma non è questo il punto. Il punto è che tra la chemio, le visite in ospedale, la raccolta fondi di #FiabeControilCancro con le sue presentazioni e la mostra fotografica, ormai faccio tante di quelle cose che non ricordo nemmeno più chi sono. Da dove sono partito. Ecco allora che in momenti come questo la voce di un amico speciale che ci suggerisce la rotta, ci sussurra la via, è un aiuto fondamentale per ridare significato alla nosra corsa: per dare senso al cammino.
 
Ecco allora che le parole del mio amico Jack Sintini sono un aiuto prezioso per le ricordarmi chi sono veramente, da dove sono partito e doce voglio arrivare: “Ci sono storie che sono proprio difficili da raccontare, situazioni delicate in cui vedere il lieto fine sembra impossibile e dover affrontare un lungo ricovero per curarsi dal cancro per un bambino e la sua famiglia può davvero rappresentare un ostacolo insuperabile.
Quando le parole giuste non si trovano, come per magia, arrivano in aiuto dei narratori speciali che sanno come infondere il coraggio che serve a diventare i protagonisti delle favole.
Uno di questi autori particolari si chiama Matteo, un ragazzo che sta a sua volta lottando da dieci anni per avere il suo lieto fine. (articolo integrale)
 
Io sono un narratore speciale. Io sono uno scrittore.
 
#RassegnaStampa
#Fairitales
#insiemesipuò